La forte vocazione industriale ha garantito all’Abruzzo una tenuta migliore del suo sistema economico rispetto a quello delle altre regioni meridionali.
Adesso occorre ampliare i confini per essere più forti e competitivi anche nei servizi, e avere più potere di negoziazione per evitare che scelte industriali determinate dal surplus produttivo possano essere il primo passo verso le delocalizzazioni (vedi Sevel).
Occorre potenziare il quadrilatero dell’automotive Abruzzo-Molise-Campania-Basilicata per accelerare la costituzione di un cluster che sarebbe un acceleratore dello sviluppo della logistica integrata nel Mezzogiorno.
Il mio intervento oggi su Il Messaggero.